perchè badminton

Il badminton ha radici antichissime, oltre 2000 anni fa in Cina, Giappone, India, Thailandia e Grecia si giocava un badminton rudimentale. Nel 1893, in Inghilterra, il badminton ha avuto le sue prime regole ufficiali diffuse a livello internazionale. Il badminton è entrato a far parte ufficialmente dei Giochi Olimpici dalle Olimpiadi di Barcellona nel 1992.

È tra i primi dieci sport più popolari al mondo (oltre 200 milioni di persone) ed è praticato soprattutto nel nord Europa e in Asia. Negli ultimi anni, ha guadagnato popolarità anche in Italia

È facile e divertente. Con poche ore di lezione si imparano i movimenti e i colpi base e si è subito in grado di giocare e divertirsi. Con la pratica ed eventuali lezioni ci si perfeziona e il gioco diventa più intenso.

Il badminton richiede e sviluppa:
– velocità, agilità
– riflessi, coordinazione ed equilibrio
– astuzia e tattica
– un po’ di forza

È uno sport aerobico e anaerobico: aerobico perché i giocatori devono saper reggere almeno circa un’ora di incontro, ma è composto da giocate intense continue e brevi.

Ad alti livelli una partita dura circa un’ora ma si corre 3 volte più del tennis e gli scambi sono 5 volte più intensi. Il volano del badminton, su uno smash, può raggiungere i 408 km/h (al confronto, il record per una pallina da tennis su battuta è di 263,4) ed è lo sport di racchetta più veloce al mondo.

I costi per praticare questo sport sono bassissimi. Con poche decine di euro si acquista l’attrezzatura base. Abbonamenti e i corsi sono tra i più economici.

Per le scuole o centri sportivi sono molto economici e semplici gli interventi da fare per adibire la palestra al badminton. I tempi per allestire i campi ad inizio lezione sono una frazione rispetto alla pallavolo. Durante l’ora di lezione i ragazzi si muovono molto di più in confronto ad altri sport.